sabato 10 dicembre 2011

Concerto allo Speleovivarium

Lo Speleovivarium Erwin Pichl continua con le sue "gustose" iniziative. Sabato si è tenuto alle ore 18 un concerto della band "First Aid Shadows",  a cui è seguita l'innaugurazione della mostra intitolata "Proteo. Iconografia,  immagini, oggetti, letteratura".
L'introduzione alla manifestazione è stata fatta dal dott. Nicola Bressi dei Civici Musei Scientifici di Trieste ed è da segnalare l'interessante partecipazione del noto scrittore Veit Heinichen.Tanti complimenti per l'organizzazione ad Edgardo Mauri ed Isabella Abbona.


Manifesto dell'iniziativa

martedì 6 dicembre 2011

Corso sociale

Vista la presenza di un agguerrito gruppo di nuovi soci, è stata organizzato un corso interno sociale per avvicinare i neofiti all'affascinante mondo delle grotte: varie uscite in alcune delle cavità più belle del Carso, tanta tecnica e numerosi incontri in sede per affrontare le principali tematiche teoriche.
Un grande "in bocca al lupo" a Jenny, Mauri, Max, Piero e Angela con tanti auguri per la futura attività speleologica.


Foto di gruppo durante un'uscita (Foto Guglia)

giovedì 1 dicembre 2011

Quaderno n. 1

Quaderno di Speleologia Urbana n. 1/2011

Documentazione ed analisi della cavità in zona Baia di Sistiana
 

di Marco Gubertini (con il contributo di Tatiana Crivilliè, Paolo Guglia, Alberto Maizan, Giuseppe Masarin, Francesca Midena, Piero Slama)

Il Quaderno di Speleologia Urbana n. 1/2011 inaugura una serie di pubblicazioni che, a cadenza semestrale, intendono presentare l’attività in cavità artificiali svolta dalla Società Adriatica di Speleologia.

Questo primo numero riguarda l’area della baia di Sistiana situata in provincia di Trieste. Questa zona, interessata da interventi antropici sin dall’epoca dei castellieri, è stata utilizzata per secoli come cava di calcare ed in seguito fortificata durante i due conflitti mondiali. In questi luoghi, ormai da decenni, la realtà e la leggenda si inseguono.

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pagina dedicata al Quaderno n. 1/2011



In una cavità di Sistiana

giovedì 10 novembre 2011

Conferenza sull'acqua

Si è tenuto presso la Sala Maggiore della Camera del Commercio di Trieste il convegno intitolato "Acqua e territorio. Problematiche e soluzioni"
L'interessante iniziativa, organizzata dalla Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze, nonchè dal Centro Unesco di Trieste, ha visto fra i vari oratori anche alcuni soci della SAS: Sergio Dambrosi, che ha presentato un intervento sulle acquee sotterranee, e Paolo Guglia, che ha parlato di pozzi e cisterne presenti sul nostro territorio.

Scarica presentazione PDF di Guglia 

 

mercoledì 9 novembre 2011

Documentari sull'acqua

L'associazione Bonawentura, in collaborazione con LaREA - ARPA FVG e La Cappella Underground, ha organizzato all'interno della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, l'iniziativa A COME ACQUA.
Presso il teatro Miela sono stati quindi proiettati i film "Alla ricerca del fiume nascosto", di Tullio Bernabei, e "Tambièén la lluvia (Anche la pioggia)", di Icíar Bollaín.
Quando si è parlato del misterioso fiume sotterraneo, il Reka/Timavo, e dei tanti lavori che sono stati svolti per raggiungerlo, si è discusso a lungo degli scavi avviati dalla SAS nella grotta Luftloch ed è stata fatta un'interessante intervista al nostro socio Marco Restaino.


Immagine tratta dal documentario.

venerdì 21 ottobre 2011

Lavatoio sotterraneo di Roiano

E' uscito sul quotidiano cittadino IL PICCOLO un articolo intitolato "A Roiano sopravvive un lavatoio sotterraneo". Non solo l'argomento trattato è interessante, ma nel testo viene citato più volte il nostro libro "Trieste Sotterranea" e i due autori Paolo Guglia ed Enrico Halupca.
Fa piacere osservare come il nostro lavoro non sia stato solamento oggetto di curiosità da parte degli appassionati di storia triestina, ma rappresenti anche un preciso riferimento di carattere "tecnico" legato alla descrizione delle opere artificiali locali.


sabato 15 ottobre 2011

Aggiornamento Luftloch 1/2011




Nel 2011, concluse definitivamente le riprese per il documentario della National Geografic, da attori siamo tornati semplici speleologi con la buona abitudine (o fissazione) di scavare.
Così, con una piena di modesta entità (a mezzanotte l’aria usciva dalla Luftloch a 30 km/h circa), vista la necessità di dover individuare l'esatta direzione dove proseguire le disostruzioni, decidiamo di entrare.
Dopo la rapida discesa dei pozzi e dei 30 m di cunicolo prima del fronte scavo, già si udiva il forte e cupo sibilo che ci avrebbe dovuto indicare - finalmente - la via giusta.
Tre erano i punti promettenti che ci aspettavamo potessero soffiare... ma quello attivato dalla piena non corrispondeva a nessuno di questi.
L'aria scaturiva a più di 200 km/h, fuoriuscendo solamente da una piccola fessura in parete, alta 40 cm... ma larga forse un solo centimetro.
Cercando di infilare le dita nella fessura, l'unico effetto ottenuto era quello di gonfiare la tuta speleo per la tanta aria che s’incanalava nella manica.
Il rumore fortissimo non permetteva quasi di sentirsi.
Avevamo trovato il punto esatto dove concentrare gli sforzi nei prossimi mesi.

Il punto dove iniziare lo scavo

sabato 24 settembre 2011

Concerto allo Speleovivarium

In occasione della riapertura stagionale dello Speleovivarium è stato organizzato, assieme all'associazione Musicale Culturale "Musica Emozioni", il concerto per canto e pianoforte intitolato "I suoni dell'acqua. Armonioso fluire della vita".
Accompagnati dal maestro Alessandro Pierfederici, si sono esibiti il soprano Silvia Toffano ed il contralto Sibilla Serafini.
Si è trattato di un grande successo, vista la bravura degli interpreti e la particolarità degli ambient in cui si è svolta l'iniziativa.


Manifesto dell'iniziativa

sabato 23 luglio 2011

Collaborazione con l'Università di Padova

La collaborazione con la facoltà di Scienze Ambientali dell'Università di Padova comincia a dare i suoi frutti. Sono state ospiti a Trieste nel mese di luglio due studentesse che, in dieci giorni di intensa attività, hanno visitato le maggiori cavità della zona di Trebiciano, hanno verificato i principali punti inquinati ed hanno raccolto molti campioni di terreno ed argilla. Le indagini hanno riguardato principalmente l'area circostante la vecchia discarica RSU del Comune di Trieste. Adesso bisogna attendere i risultati delle analisi, che si concluderanno a settembre. Speriamo di rivedere presto in Carso le amiche Martina e Ivana
La foto ritrae le due studentesse subito prima della visita all'Abisso di Trebiciano.

Allesterno della Stazione Sperimentale Ipogea (Foto Maizan)

venerdì 22 luglio 2011

Presentazione libro

In estate è spesso tempo di iniziative culturali legate ai libri ed alla lettura. Il giorno 22 luglio, presso il piazzale antistante la sede del Comune di Duino Aurisina, si è tenuta una presentazione del nostro libro "Trieste Sotterranea". All'interno della rassegna "Serate d'Estate Sotto le Stelle" e nel corso della manifestazione SCRITTORI PER TUTTE LE STAGIONI i due soci Paolo Guglia ed Enrico Halupca hanno introdotto l'ultimo libro della società dedicato alle cavità artificiali della città di Trieste.

sabato 11 giugno 2011

San Canziano

Dopo quanche problema organizzativo, si è finalmente svolta la gita sociale della SAS ai rami non turistici delle grotte di San Canziano.
Per chi si interessa di carsismo, di cavità e di fiumi sotterranei (vedi Luftloch) è stato veramente emozionante percorrere le grandi gallerie del Timavo. Da segnalare i notevoli lavori svolti per rendere agibili i vecchi sentieri nella parte del complesso a monte della piccola voragine, che oggi permettono un percorso estremamente panoramico a pochi metri dal corso dell'acqua che si inabissa.
Un ringraziamento a Borut Lozej per la cortesia con la quale ci ha accolto e la disponibilità dimostrata durante tutta la visita.


Sui vecchi ventieri a San Canziano (Foto Guglia)

domenica 5 giugno 2011

Congresso Nazionale a Trieste

Si è svolto in questi giorni il 21° Congresso Nazionale di Speleologia che, dopo tantissimi anni, si è tenuto proprio nella nostra città. L’organizzazione, curata dalla Commissione Grotte E. Boegan, ha funzionato più che bene e possiamo dire che sono stati alcuni giorni veramente piacevoli ed interessanti. Sono state presentate alcune relazioni di alto livello ed altre forse mediocri, ma si è comunque parlato di speleologia e questo non può che essere positivo.
La SAS era presente con sette poster (quattro istituzionali di aspetto serioso e tre molto colorati ed accattivanti).
Sono stati presentati anche due interventi: uno sulle attività dello Speleovivarium ed uno sul Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali. Quest’ultimo, anche se aveva alcuni agganci alla realtà locale (le foto che hanno corredato la presentazione riguardavano tutte le nostre esplorazioni nell’acquedotto Teresiano) è stato in realtà presentato da un socio SAS ma a nome e per conto della Commissione Nazionale Cavità Artificiali della SSI.

E’ stato inoltre allestito un piccolo gazebo quale punto informativo sull’attività della società, con la distribuzione di depliant, adesivi e con la possibilità di acquistare il libro “Trieste Sotterranea”.
Pensiamo che la società, in particolar modo attraverso le visite organizzate allo Speleovivarium ed all’abisso di Trebiciano, abbia fatto una discreta figura dimostrando come, quando si organizza un’iniziativa di questo livello nella nostra città, sia giusto dare una mano a chi si è assunto l’onere (ed ovviamente anche l’onore) di gestire un evento tanto complesso e difficile.

Durante la presentazione dell’attività dello Speleovivarium, è stata colta l’occasione per comunicare a tutta la comunità speleologica che da ora in poi la nostra struttura didattico/museale avrà la nuova denominazione di
“Speleovivarium Erwin Pichl”, in ricordo dell’amico recentemente scomparso.



La sede del Congresso (Foto Maizan)

Presentazione sullo Speleovivarium (Foto Maizan)

Banner esplicativi della SAS (Foto Maizan)


lunedì 30 maggio 2011

COMUNICAZIONE

E’ stata recentemente avviata una campagna di ricerche che vedrà la nostra società impegnata nel monitoraggio della grotta denominata Abisso della Volpe (n. 100/155 VG). In questa cavità ad andamento verticale, nell’anno 1954, è stata notata una forte corrente d’aria che fuoriusciva da una fessura. A causa della discesa effettuata allora con le scale, non è stato possibile raggiungere tale pertugio ed in seguito, molti hanno cercato il passaggio, ma finora senza alcun risultato. Siccome la SAS è impegnata da vari anni in un ciclo di osservazioni che riguardano tutte le grotte “timaviche”, ovvero quelle interessate da potenti soffi d’aria che si sprigionano in occasione delle piene del fiume, è stato deciso di inserire anche la “Volpe” in questo piano complessivo di indagine, approfittando il più possibile delle poche ore in cui il fenomeno del “respiro timavico” si fa sentire. Si procederà ad un nuovo armo con fittoni e non si esclude di realizzare un sistema di chiusura del pozzo (nel suo punto più stretto) in modo da poter attivare, con apposite attrezzature, delle correnti d’aria forzate che dovrebbero evidenziare eventuali prosecuzioni. Lo sviluppo delle indagini sarà prontamente riportato sulle pagine del sito.


Rilievo dell'Abisso della Volpe

venerdì 15 aprile 2011

Esplorazioni all'abisso ROLO

Proseguono le esplorazioni all'abisso ROLO 1, anche con la gradita partecipazione di alcuni amici appartenenti ad altri gruppi speleologici. La grotta, alla profondità di 100 m, presenta un pozzo interno di ben 171 m. Alla base di questo si sviluppa un ulteriore pozzo di 55 m e quindi un interessante ramo sub orizzontale, che per adesso si ferma alla profondità massima di 340 m. Finalmente è stata completata anche la stesura della prima parte del rilievo.
Complimenti a Rocco Romano e Lorenzo Slama per le grandi esplorazioni invernali effettuate.


lunedì 28 marzo 2011

Documentario sul Timavo

Finalmente è stato presentato, oggi 27 marzo 2011 alle 22:30, il documentario intitolato "Alla ricerca del fiume nascosto", reportage che racconta il lavoro dei nuovi e vecchi grottenarbeiter alla ricerca del fiume Timavo sotterraneo. Ovviamente non poteva mancare la nostra società ed anzi, rispetto a quanto inizialmente previsto, bisogna dire che il nostro contributo è stato fondamentale ai fini narrativi dell'intera trasmissione.
Complimenti quindi al regista Tullio Barnabei, alla società FANTASTIFICIO di Trieste, ai protagonisti Marco Restaino e Piero Slama, ai neo/attori Sergio, Ilario, Edi, Federico ed a tutti quelli che hanno contribuito al progetto
.


mercoledì 2 marzo 2011

Articolo sulle CA

Il pretesto è stato quello di introdurre un sotterraneo del quale il giornalista possedeva una bella fotografia, il risultato è stato che si è parlato nuovamente della nostra attività. In un articolo pubblicata su IL PICCOLO, Sono stati infatti evidenziati i vari aspetti che caratterizzano le nostre ricerche, partendo dalle indagini archivistiche per arrivare all'esplorazione ed alla documentazione delle varie cavità. Si è accennato pure alla possibilità di una nuova futura pubblicazione, che affronti il tema delle cavità artificiali poste in territorio extraurbano. 

Vai alla pagina dedicata all'articolo.

Cosa dicono di noi

Esce sul quotidiano triestino IL PICCOLO, un interessante articolo che riporta la recensione del nostro libro "Trieste Sotterranea". Il titolo è "Ritrovata dagli speleologi la galleria delle evasioni. Collega la chiesa di santa Maria Maggiore e il vicino Collegio, un tempo carcere". Il giornalista che ha scritto il pezzo è Claudio Ernè, che già molti anni fa aveva collaborato con noi durante le esplorazioni delle cavità artificiali cittadine. 
Vai alla pagina dedicata alla recensione.



mercoledì 16 febbraio 2011

Luftloch su Il Piccolo

Un secondo articolo appare sul quotidiano IL PICCOLO relativamente ai lavori della Luftloch. Questa volta il titolo è "Nell'abisso Luftloch l'ossigeno è un mistero" e l'articolo descrive come "tra i 130 e 170 m di profondità la percentuale del gas [l'ossigeno] scenda a livelli mai registrati in simili situazioni". Una delle ipotesi per spiegare questo fenomeno è che la fascia di 40 m ove si presenta questa anomalia sia influenzata dai rifiuti della vicina "collina della vergogna", dove per una ventina d'anni il Comune di Trieste ha riversato tutte le immondizie cittadine (discarica RSU).

(Scarica l'articolo in formato PDF) 


lunedì 14 febbraio 2011

Articolo sul documentario

Esce su IL PICCOLO un primo articolo dedicato al documentario prodotto dalla società triestina Fantastificio per la rete di National Geographic. Il titolo di detto articolo è "Terza finestra sul corso del Timavo. Dieci anni di scavi per arrivare al fiume". Il testo, prendendo spunto dal documentario, introduce i lavori svolti negli ultimi dieci anni dalla SAS alla Luftloch e spiega ampiamente "l'impresa sportivo-scientifica compiuta dai giovani speleologi Restaino e Slama"
Si parla quindi del film, ma in realtà si centra tutto il pezzo sulla scoperta, oramai certa anche se non ancora effettuata fisicamente, del fiume Timavo sotterraneo all'interno di questa grotta, giunta a 235 m di profondità ed attualmente ferma davanti ad una fessura dalla quale si odono "inquietanti" rumori di corsi d'acqua... 

(Scarica l'articolo in formato PDF)


martedì 25 gennaio 2011

Proseguono i lavori alla Luftloch

Non si fermano i lavori alla Luftloch, cavità in corso di scavo nei pressi di Trebiciano. 
Dopo essere scesi fino alla profondità di 235 m con una serie di pozzi verticali intercalati da strettoie, adesso la progessione si è arrestata in corrispondenza di un settore di vani suborizzontali. Aperte alcune fessure lungo una galleria e raggiunta una seguente cavernetta, si è riusciti ad identificare il punto di continuazione in corrispondenza di una stretta spaccatura della roccia, sulla quale si stanno concendo i lavori di allargamento. 

Passaggio a -150 m (Foto Slama)

giovedì 13 gennaio 2011

ROLO 1

Continuano le uscite esplorative all'abisso denominato ROLO 1, che si apre sulla parete est del monte Bilapec. Scesi alla profondità di circa 340 m con una serie di pozzi verticali, si è raggiunto un livello di gallerie sub orizzontali che sta rivelando estesi sviluppi. Sono stati percorsi almeno 350 m di meandri e cunicoli, discesi alcuni pozzi ciechi, ed ora una forte corrente d'aria indica una possibile prosecuzione in corrispondenza di una frana. Si spera che un'arrampicata (già affrontata e quasi conclusa) possa portare in breve tempo al superamento di detta frana ed alla scoperta di nuovi passaggi. 

Ingresso della cavità (Foto Romano/Slama)