giovedì 31 gennaio 2013

Qualche dato in più sull’aria

In data 27 gennaio 2013 sono state effettuate delle nuove misurazioni sulle caratteristiche dell’aria presente alla Luftloch. Come già evidenziato su un altro post, il problema di questa grotta è molto semplice: per motivi ancora ignoti le percentuali dei vari gas presenti nell’aria “sballano” rispetto a quelle riscontrabili in una corretta atmosfera respirabile, con grossi problemi legati alle esplorazioni.
Ma cosa varia, quali gas sono presenti in quantità ridotta e quali in proporzione maggiore al normale?
Le misurazioni di domenica hanno cercato di chiarire ulteriormente, per quanto possibile, questi interrogativi.
Gli interessati possono leggere la breve relazione che abbiamo predisposto, dalla quale emerge con chiarezza la necessità di dotarsi di ulteriori strumenti di misurazione adatti alle particolari caratteristiche della ricerca. 


Misurazioni (Foto Maizan)


lunedì 28 gennaio 2013

Scavi a Longera

Su segnalazione degli abitanti del posto, è stato avviato uno scavo presso dell’abitato di Longera, in un sito abbastanza interessante.  Essendo il terreno di natura Flyschoide (marne e arenarie) non è possibile trovare alcuna grotta, ma l’indicazione riguarda una galleria usata come rifugio antiaereo dagli abitanti del luogo, in seguito ostruita. Sempre nella stessa ubicazione si parla di una cisterna, o comunque di un deposito d’acqua, dove si dice addirittura che negli anni ’50 sia annegato un bambino.
Forse sono solo vecchie dicerie di paese ma, iniziata una breve perlustrazione e spostato un po’ di materiale, abbiamo trovato un piccolo foro verticale, di sezione circolare, che sfocia in un vano sottostante. Inserita a stento una fotocamera, è stato possibile ritrarre un ambiente con volta in pietre, con un pavimento ricoperto da detriti e, sul fondo, è possibile intravedere lo stipite verticale di una specie di porta. La faccenda si fa quindi interessante e gli scavi riprenderanno in tempi brevissimi.
A presto per ulteriori aggiornamenti.

Inizio dello scavo (Foto Maizan)
Interno del vano (Foto Guglia)

domenica 27 gennaio 2013

Misurazioni alla Luftloch

La mattinata della domenica è stata dedicata a delle misurazioni specifiche delle caratteristiche dell’aria uscente dalla grotta denominata Luftloch.
Già si sapeva, purtroppo, che l’aria della cavità presenta un deciso calo della percentuale di ossigeno in qualche modo proporzionato alla profondità e le difficoltà riscontrate per scavare sul fondo l’hanno ampiamente dimostrato.
Ma se diminuiva la percentuale dell’ossigeno, come variavano le quantità degli altri gas?
Per il momento ci siamo concentrati sull’anidride carbonica, che pensiamo sia un elemento fondamentale per quanto riguarda l’eventuale rischio degli speleologi, e abbiamo realizzato alcuni strumenti di misurazione specifica.
Si tratta di rilevamenti preliminari, che non permettono - per il momento - di definire valori assoluti, ma è emerso chiaramente come, rispetto ai valori dell’aria esterna, quando si è proceduti alla misurazione della percentuale di anidride carbonica presente nell’aria di profondità (aria pompata dal fondo attraverso la tubazione di estrazione forzata) i valori della CO2 sono saliti alle stelle.
Quindi, abbiamo un’unica certezza: scendendo verso il fondo della Luftloch, cala notevolmente la percentuale dell’ossigeno nell’aria e sale contemporaneamente la percentuale dell’anidride carbonica.
Se sotto l’aspetto esplorativo questo rappresenta grossa difficoltà per una progressione in sicurezza, rimane la grande incognita legata al perché questo particolare fenomeno si presenti proprio in questa grotta.
Le ipotesi al vaglio sono tante e le ricerche continuano.

Durante le misurazioni (Foto Maizan)

lunedì 21 gennaio 2013

S-TEAM in Luftloch

Che la grotta denominata Luftloch sia una cavità abbastanza difficile, infangata e – in parte – anche pericolosa, è oramai risaputo da tutti. Questo non toglie che, per ovvie esigenze di divulgazione, sia comunque necessario scattare al suo interno delle buone fotografie di documentazione. Abbiamo delle immagini risalenti alle prime esplorazioni, abbiamo una nutrita serie di foto dei primi pozzetti (il salto iniziale, dal profilo regolare, permette alcuni scatti di sicuro effetto), ma mancava un serio reportage di profondità. 
Come risolvere il problema? Ovviamente chiamando un esperto.
Abbiamo contattato il mitico Sandro Sedran, conosciuto e valente speleo-fotografo e domenica 20 gennaio è stato possibile organizzare la spedizione.
Non è stata un’uscita ottimale, fuori c’era la neve, faceva freddo e il fango in grotta era tanto, ma gli amici del S-TEAM hanno affrontato con entusiasmo la discesa. La Luftloch non è la grotta ideale per belle fotografie (troppo stretta, priva di concrezioni e con troppa argilla) ma, in questa occasione, sono uscite sicuramente delle belle immagini.
Per gli interessati è possibile vedere tutte le foto sul questo blog, dove viene descritta l’intera uscita.
Da parte nostra un grazie a Sandro e a tutto il fantastico gruppo di foto-speleo-esploratori dell’S-TEAM.

© - Sandro Sedran – S.Team
© - Sandro Sedran – S.Team