mercoledì 19 agosto 2015

Ruggero

La scorsa settimana ci ha l'asciati l'amico Ruggero Calligaris.
E' stata sempre una persona attiva, che ha operato in vari campi, collaborando con il Museo di Storia Naturale, con Carsiana e con tante altre istituzioni.
Ma non è di questo che vogliamo parlare, altri articoli ne elencheranno i ruoli e ne citeranno la bibliografia.
Vogliamo soffermarci, invece, sull'aspetto umano: Ruggero era sempre disponibile e collaborativo, e lo è stato anche negli ultimi giorni della sua travagliata vita. Nonostante la malattia l'avesse colpito duramente - sempre lucidissimo e ironico - era disponibile con noi per parlare di storia, di grotte e di Carso.
Per ricordarlo degnamente porteremo avanti alcune sue iniziative, come da colloqui già avviati con il Comune di Duino Aurisina.
Ora riposa in pace, Ruggero. Finalmente potrai dedicarti alle tante cose che ti sono sempre piaciute, senza dover più lottare con i tanti affanni che l'esistenza ti ha riservato.

Riproponiamo nuovamente l'immagine di un sorridente Ruggero presso lo Speleovivarium (vedi post), scattata durante il corso di Speleologia in CA di quest'anno. Nel mese di maggio la malattia era già in stato avanzato, ma la possibilità di uscire e di vedere gente gli faceva piacere. Durante la lezione è più volte intervenuto per fare alcune opportune precisazioni, sulla base delle sue lunghe ricerche rivolte al sottosuolo cittadino.



lunedì 17 agosto 2015

TSE 2015

Se volete sapere come è andata quest'anno con le immersioni del Timavo System Exploration, visitate il blog dedicato, dove sono riassunti - giorno per giorno - le novità ed i risultati raggiunti.

Vai alla pagina del Timavo System Exploration 2015.

Una bella immagine di Alberto Maizan

mercoledì 12 agosto 2015

Sperimentazione in abisso

Riportiamo anche sulla pagina delle NEWS della SAS il post che segue, apparso recentemente sul blog del Timavo System Exploration 2015 .
Pensiamo che si tratti di una bella iniziativa, non solo per l'importanza dei dati raccolti, ma anche come esempio di una sperimentazione avviata attraverso la fattiva collaborazione di vari soggetti.


Nel corso delle varie uscite del Timavo System Exploration si sono svolte anche varie sperimentazioni e ricerche.
Fra queste merita ricordare l’attività svoltasi martedì 11/8, quando i ricercatori Luca Zini, Chiara Boccali ed Enrico Zavagno dell'Università di Trieste hanno avviato un rilevamento per la definizione della portata dell’acqua nell’abisso di Trebiciano, attraverso l'utilizzo di un tracciante di tipo chimico.
L’esperimento, che vede fra i suoi promotori anche dott. Fabio Gemiti e lo studioso Mario Galli, prevede il versamento di un tracciate (cloruro di sodio) in un determinato punto della grotta ed il suo rilevamento a valle del punto di immissione. Il sale viene preventivamento sciolto in malcuni contenitori e quindi versato nelle acque da marcare. Si determina in questo modo un’onda di concentrazione che viene rilevata da appositi strumenti registratori posti a valle in punti precedentemente identificati. Con la valutazione di tale onda, applicando le idonee formule riferite a modelli predefiniti, risulta possibile quantificare la portata.
Ora si rimane in attesa dei risultati ma, dalle letture preliminari fatte con strumenti portatili, i dati registrati dalle sonde dovrebbero permettere la piena riuscita dell’esperimento.
Si è trattato di un momento importante non solo perché ci sarà la possibilità di avere nuove informazioni sul corso sotterraneo del Timavo, ma anche perché speleologi, enti scientifici e studiosi privati hanno lavorato assieme per ottenere dati e conoscenze poi da condividere.
Sembra banale, ma non sempre è stato possibile avviare momenti di collaborazione dove ognuno, per la sua preparazione, sia in grado di dare il proprio contributo a un progetto più ampio, con più soggetti operanti in sintonia e trasparenza.
In questo specifico caso la Società Adriatica di Speleologia ha fornito il supporto logistico, ma speriamo che – in un prossimo futuro – ci sia la concreta possibilità di continuare, ampliandole, in collaborazioni di questo tipo.

lunedì 10 agosto 2015

Immagini dal profondo

Dopo aver parlato delle ultime novità emerse dal fondo della Luftloch, presentiamo anche alcune foto relative all'ultima giornata di lavoro. Le immagini sono state scatta dall'amico Matteo Cavanna.

Marco e Matteo all'ingresso della Luftloch (Foto M. Cavanna)
Marco all'opera con il demoltore (Foto M. Cavanna)
La prosecuzione da cui esce l'aria (Foto M. Cavanna)
Si scava anche con le unghie... (Foto M. Cavanna)

domenica 9 agosto 2015

ABISSO di Trebiciano

C’è una grotta particolarmente cara alla SAS, perché da anni ne curiamo la manutenzione ed al suo interno abbiamo effettuato regolarmente ricerche, studi ed esplorazioni: si tratta dell’Abisso di Trebiciano (n. 3 cat. Reg. - n. 17 cat. VG).
Recentemente qualcuno, e sicuramente con qualche ragione, ci ha ricordato che la cavità deve essere denominata correttamente “grotta di Trebiciano”, perché così era conosciuta originariamente al momento della sua scoperta (1841) e così viene citata in Catasto.
Noi però rispondiamo che i tempi sono cambiati e che tante altre grotte sono state trovate ed esplorate nel frattempo in questa zona. Piccole ed interessanti cavità che però non possono certo competere, per importanza, con la “grotta regina” dell’area di Trebiciano.
Che poi si tratti di un vero abisso ci pare non vi siano dubbi: la 17 VG è stata per vari anni - addirittura - la grotta più profonda del mondo.
Ci sarebbero poi le varie altre denominazioni storiche: perché non chiamarla allora Lindnergrotte, in onore del suo scopritore, oppure Jama Hrovatin, in ricordo del suo proprietario.
Infine è da ricordare la sua attuale denominazione in lingua slovena: Jama Labadnìca - nome che deriva dal vocabolo glabadnica che significa pozzo profondo. In passato era usata anche la denominazione Labòdnica, forse in riferimento alla sua forma di cigno (labod), ma sembra che quest’ultima si sia trattata di un errata denominazione.
Per noi dell’Adriatica quella cavità rimane però l’Abisso di Trebiciano, profonda serie di pozzi che porta alla grande caverna Lindner ed al Timavo profondo.
Vista la sua lunga storia di esplorazioni, ricerche ed immersioni pionieristiche, forse la denominazione di semplice grotta le sta decisamente un po’ stretta.
Chissà cosa ne pensa a proposito il buon Anton Friederich Lindner…

sabato 1 agosto 2015

E diamo qualche numero...

Guardando in archivio, abbiamo ripescato una relazione che risale all'inizio del 2014.
Dopo averla preparata, l'avevamo fatta leggere a qualche amico: qualcuno è rimasto meravigliato, altri si sono dimostrati scettici, altri ancora non hanno capito nulla...
Si tratta di un testo che riporta pensieri, considerazioni e idee a flusso libero, una specie di brain stormig speleologico.
Oggi, con il progredire degli scavi alla grotta Luftloch pensiamo che quanto scritto più di un anno fa possa diventare finalmente d'attualità, per cui abbiamo pensato di pubblicare detta relazione.
Come scritto nel testo, "ulteriori commenti li faremo quando avremo i nostri stivali finalmente immersi nelle acque profonde della grotta...".

Scarica la relazione intitolata GROTTE SOFFIANTI, UN PO' DI NUMERI.